Il sole di pietra

Il sole di pietra - Un Racconto di Antonio Carasi

L’uomo si voltò più volte indietro e osservò il lungo labirinto di macchine e mezzi e gente e luci e ombre rumorose che s’intagliavano nel cielo di New York… Entrò in un cinema e si sedette comodamente osservando lo schermo… Dopo pochi attimi una ragazza nera gli si accomodò a fianco senza dire una parola e si accese una sigaretta…
“Fuma?” disse rivolta all’uomo…
Lui, assente e incorporeo, rispose: “No grazie, me l’ha proibito il medico!”
“Sono Anita,” disse lei sottovoce…
“Lo so,” rispose lui, “andiamo fuori.”
Uscirono in fretta guardandosi attorno e svicolarono per una traversa e salirono in macchina dirigendosi verso Manhattan…
“Dove sono i soldi?”
Disse lei: “Calma, prima le novità… Si chiama Samuel Ope ebreo nazionalizzato, ha in possesso il Serpente Piumato scolpito nella pietra sacra degli Azteki… l’immagine del serpente è completamente in oro massiccio, vale una fortuna… Uccidilo!”
Le stelle a volte tradiscono le labbra dell’uomo, ma lei gli si accostò con un calore tale da fare sciogliere una montagna di neve…
“Qui?” disse lui…
“Sì… qui in macchina, spegni i fari…”
Fece un lavoro di lingua per circa 10 minuti, poi si abbassò lo slip e si fece penetrare come una cagna…
Disse: “Uccidilo subito…”
Si avviarono verso il centro… le luci maledette delle automobili sembrava indovinassero i loro pensieri…
“Dove abita?”
“Vicino al vecchio cinema Nasser.”
“È solo?”
“Sì, è solo, vai!”
Arrivò sul luogo dopo 10 minuti, parcheggiò la macchina e si guardò attorno…
Disse: “Aspettami qui faccio in un attimo…”
Salì una rampa di scale che sembrava infinita evitando di prendere l’ascensore per paura di essere visto da qualcuno… bussò… l’omino gli aprì la porta e sorrise…
“Desidera?”
I colpi a ripetizione dell’arma tuonarono per le scale e l’uomo cadde istantaneamente a terra… Una corsa frenetica e [l’uccisore] uscì fuori in strada tenendo sotto il braccio un involucro…
Lei disse: “Fatto?”
“Sì, fatto!”
“Dov’è?”
“Eccolo qui. E ora?”
Lei estrasse un revolver e disse: “Fermo e ora muori figlio di troia! Io sono la figlia di Malcom X assassinato da agenti della Cia come te…”
La vendemmia è infinita in questo mondo.

Antonio Carasi

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