L’Isola dei Cani
Anno IX – Marzo 1993
Riprende la rubrica del poeta dell’etere Antonio Carasi sui personaggi da lui incontrati all’interno dei megahertz radiofonici, a cavallo tra gli anni ’70 e ’80. (Per inciso, Carasi è ospite fisso della trasmissione di FM Italia “K come cultura” in onda tutti i venerdì alle 15.15 con replica l’indomani alle 12,15).
9ª puntata: Pippo Magrì
– A quando risale il tuo incontro con Pippo Magrì?
“Agli inizi degli anni ’80 quando faceva il tecnico a Radio Regione ed era sotto le dirette dipendenze di DJ e speaker che dir si voglia.”
– Che vuoi dire?
“Che era il mio tecnico preferito e mi coordinava i servizi scegliendo spesso le basi musicali. Non lo vedo, però, come dipendente di un mostro e di uno squalo come Cortese.”
– Che idea ti sei fatto di lui?
“È un ragazzo che ha una sfera psicologica molto elevata.”
– È sferica anche la testa?
“È sferica in quanto ha un circuito mentale che lo predispone a certi ragionamenti.”
– Si tratta di un circuito su piastra?
“No, è un circuito elastico che gli consente di assimilare qualsiasi sensazione che gli viene causata dall’esterno.”
– È un piccolo Terminator?
“Sì, ragiona come un ventaglio: tu lo apri e percepisci i suoni che gli gravitano attorno.”
– Sei sicuro che stiamo parlando di Magrì e non di Schwarzenegger?
“Sicuramente è Pippo Magrì.”
– Questa è una rivelazione! Arnold Schwarzenegger è in realtà Pippo Magrì.
“Si, con un centinaio di muscoli in meno: Bravo Magrì.”
(Coro finale: Magrì, Magrì, Magrì/ quaranta dì quaranta not…).
Antonio Carasi &
Carmelo Maiorca