Visti da vicinissimo: Salvo Baccio

L’Isola dei Cani

Anno IX – Dicembre 1992

Il poeta-telefonista dell’etere Antonio Carasi rievoca in questa puntata delle sue rimembranze l’amicizia con Salvo Baccio, giornalista di Video Siracusa.

7ª puntata: Salvo Baccio

– Cosa rappresenta per te Salvo Baccio?
“Il cittadino per eccellenza.”
– Cosa intendi per «cittadino»?
“Il cittadino è colui che in questo Paese sottostà alle leggi democratiche.”
– E cosa intendi per «eccellenza»?
“Eccellenza può riguardare i vescovi come il presidente.”
– Hai lavorato spalla a spalla e/o gomito a gomito con Baccio?
“Certo, quando iniziai la carriera gratuita di radio cronista a Radio Regione nel ’79.”
– Che impressione ti fece?
“Ottima! È forse l’unica persona che si è salvata in quel grattacielo mostruoso-maestoso che è l’AZ.”
– Nel vostro attuale confronto c’è spazio per i libri?
“Sì.”
– Per la musica?
“Sì.”
Per il cinema?
“Sì. Parliamo di cultura con la C maiuscola, affrontando quasi tutto lo scibile e posso dirti che è un uomo metà uomo, metà prete e metà farfalla.”
– Possiede quindi tre metà?
“Per l’appunto e si interessa di studi teologici.”
– Cosa ti induce a pensare il suo rapporto lavorativo con l’editore socialista Michele Cortese?
“È un rapporto che ritengo extracorporeo perché non riesco a vedere Salvo Baccio a braccetto con Cortese.”
– Concludendo…
“Baccio è una persona molto sensibile. Devi però parlargli in italiano, con tutti i ricami di questa lingua, altrimenti è tempo perso ed è meglio starsene zitti.”

Antonio Carasi &
Carmelo Maiorca

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